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Le attività dell'ANPI a Novara e Verbania
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Il Comitato Provinciale dell'ANPI, riunito in data 20 marzo 2005 presso la sede in Novara per discutere problemi inerenti alle manifestazioni per la ricorrenza del 25 Aprile, Festa della Liberazione dell'Italia dal nazifascismo, a conclusione dei lavori ha approvato l'ordine del giorno sotto riportato, da inviare ai giornali e alle forze politiche e sindacali locali e nazionali, ai capi gruppo dei partiti della coalizione di centro sinistra, ai Presidenti delle camere e al Presidente della Repubblica.
I Partigiani e antifascisti componenti il comitato provinciale dell'Associazione Nazionale dei Partigiani d'Italia, nel 60° anniversario della Liberazione, nel ricordo dei tanti giovani patrioti caduti e del contributo dato da tanti combattenti in armi e del sacrificio di tanti civili per il riscatto ideale e morale del Paese
La loro volontà di opporsi ad ogni forma di fascismo, condannato dalla storia, perché il Popolo Italiano non abbia mai più a rivivere quelle esperienze
Nello spirito della più alta dignità umana e della comprensione tra i popoli, per l'affermazione di uno Stato più libero, giusto e progressista, fondato sul pluralismo politico e sociale, voluto dalla Resistenza e sancito dalla Costituzione Repubblicana
Nel grave momento che attraversa il Paese, essere fedeli custodi di tutti i valori che ispirarono la lotta di Liberazione, per tramandarli alle nuove generazioni, rendendo così omaggio a tutti i caduti per la Libertà, ai 46.187 caduti partigiani e agli oltre 40.000 deportati militari e civili torturati, fucilati, e impiccati
Ai giornali, alle forze politiche e sindacali, alle Massime Istituzioni dello Stato, di impegnarsi perché la proposta di legge avanzata da forze governative del centro destra, per mettere i repubblichini di Salò sullo stesso piano dei partigiani e delle forze belligeranti in campo nella guerra contro l'invasore tedesco. Basta ricordare alcune lettere di condannati a morte durante la guerra di Liberazione, eccidi d'intere comunità come Marzabotto, Sant'Anna di Stazzema, Fossoli, Boves e tanti altri perché sia possibile
RESPINGERE QUESTA VERGOGNOSA PROVOCAZIONE ANTISTORICA
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CHI SIAMO
LA COSTITUZIONE della REPUBBLICA ITALIANA
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