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Comitato provinciale di Novara - Verbania
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Violati nella notte i simboli della Resistenza
davanti alla sede dell'ANPI
Sono passati 58 anni dalla fine della guerra di
liberazione, ma la violenza di matrice fascista esiste ancora, come allora
la cultura della distruzione di sconsiderati pericolosi sciacalli. La
notte tra il 16 e il 17 marzo scorso, si è abbattuta sui simboli della
Resistenza situati presso la sede ANPI di Novara in Vicolo San Giacomo
2/c, (già nella giornata di venerdì scorso, nello stesso immobile, era
stata strappata la bandiera della pace, esposta all'entrata del Circolo
ARCI 25 Aprile), lasciando sul posto manifesti con deliranti messaggi
fascisti.
Il fatto è da inquadrare nel clima di delegittimazione
della Resistenza e del suo significato. Non sono state certamente buone
azioni educative la presa di posizione di alti funzionari di Enti statali
come l'ex presidente della RAI che vorrebbe riscrivere la storia della
guerra di liberazione, perché quanto scritto finora non è che un
"mucchio di storielle"; né il completo "disinteresse
istituzionalizzato" di fronte al dovere di organizzare ricorrenze che
ricordano date importanti della nostra Repubblica, come avviene a Novara.
Qui dal dopoguerra e fino l'anno scorso il Comune ha sempre organizzato
la ricorrenza del 25 Aprile, ed ora ha informato l'ANPI e altre
organizzazione interessate alla manifestazione che quest'anno non darà
il patrocinio "per mancanza di trasferimenti finanziari
appropriati". Ma hanno contribuito a creare un clima pericoloso anche
le circolari contro l'esposizione della bandiera della pace dagli
edifici pubblici; la completa ignoranza della nostra storia recente, così
che per tanti, giovani e meno giovani, sono cresciuti in scuole dove la
storia della lotta di liberazione e della Resistenza al nazifascismo non
è mai entrata. Tutto ciò ha finito per incoraggiare i nuovi scherani
neri ad alzare il tiro nei confronti di simboli della libertà e della
democrazia agendo, come loro costume, nel buio della notte.
I partigiani e antifascisti novaresi, nel condannare
l'insano gesto fascista, invitano alla vigilanza e chiedono alle autorità
preposte che sia fatto il possibile per trovare i responsabili, che gli
stessi siano giustamente condannati per il gesto criminale compiuto nei
confronti di simboli di grande significato storico come la Bandiera della
Pace, l'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia ed il Circolo 25
Aprile.
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CHI SIAMO
LA COSTITUZIONE della REPUBBLICA ITALIANA
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