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             Comitato interprovinciale di Novara -  Verbania 
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	  Il nazifascismo nelle trasmissioni della RAI 
	   
      
	   La presidenza dell'ANPI di Novara-Verbania, come
      migliaia di cittadini democratici, ha costatato come la RAI nei giorni
      scorsi e in tante trasmissioni, racconta la nostra storia, in realtà sono
      trasmesse immagini con commenti quasi di esaltazione di personaggi
      fascisti. 
       Più volte sono proiettate immagini di raduni
      mussoliniani con messa in onda di canzoni e discorsi che non crediamo
      siano esclusivamente "storia". Ultimamente è stata messa in
      onda su RAI UNO una serata dedicata ad un premio intitolato al Segretario
      del Movimento Sociale Italiano GIORGIO ALMIRANTE, tristemente noto come
      capo di gabinetto del Minculpop della Repubblica Sociale Italiana,
      firmatario del manifesto di condanna alla pena di morte per tutti i
      giovani disertori della chiamata alle armi nella RSI. In quella serata si
      è esaltato la gran cultura e la vena artistica dello scomparso. Ne hanno
      approfittato della messa in onda della RAI, per cercare di mitigare con
      falsità il vero volto del fascismo della RSI nella guerra di Liberazione
      e del MSI nelle lotte del dopoguerra. 
       Troppo spesso è ripetuto che la storia deve essere
      riscritta, queste trasmissioni tendono a preparare il pubblico televisivo
      ad una stagione dove la democrazia può essere affondata con decreti e
      leggi approvati a colpi di maggioranza. Si sono fatte leggi per evitare
      che siano processate le cinque cariche più alte dello stato, quando ci
      sono in atto solo procedimenti processuali che interessano una sola
      carica, vale a dire il Presidente del Consiglio, quindi non si è esitato
      un istante a rendere inutile una ricerca della verità che farebbe solo
      del bene al nostro Paese. Certamente le promesse fatte da Ministri
      della Repubblica nata dalla guerra di Liberazione dal
      Nazifascismo di riscrivere la Costituzione ritenuta da Berlusconi
      "bolscevica" deve mobilitare alla vigilanza e alla scesa in
      campo in difesa di questi valori, non solo i pochi partigiani ancora in
      vita ma tutti i democratici e resistenti alle nuove intemperanze di una
      classe dirigente che presenta connotati diversi dal vecchio fascismo, ma
      tendente ad ottenere risultati devastanti sul piano della democrazia e
      della libertà. 
       Da parte nostra non mancheremo di batterci a tutti i
      livelli perché i valori, per i quali sono morti per mano dei
      nazifascisti, tanti giovani partigiani e tanti innocenti cittadini, non
      siano cancellati proprio da coloro che hanno condiviso le decisioni del
      fascismo che ci ha portato nel baratro della seconda guerra mondiale e
      delle nefandezze dei rastrellamenti e delle devastazioni di intere
      comunità come è avvenuto a Marzabotto, Boves, S. Anna di Stazzema, la
      Benedicta, Fondotoce, Vignale, S. Marcello di Invorio e fanti altri atti
      di distruzione di vite umane.
  
	   
      Il Presidente (B. Pozzato) 
	   
	  
  
      Novara,20 giugno 2003
	   
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