Home page


Altre notizie dall'archivio dal 2015 al 2016

Altre notizie dall'archivio dal 2013 al 2014

Altre notizie dall'archivio dal 2002 al 2012


Le raccolte di fotografie pubblicate sul nostro sito


Calendario della Resistenza: tante date e tanti Caduti da ricordare

Comitato interprovinciale di Novara - Verbania

Lettera ai giornali

Il nazifascismo nelle trasmissioni della RAI


La presidenza dell'ANPI di Novara-Verbania, come migliaia di cittadini democratici, ha costatato come la RAI nei giorni scorsi e in tante trasmissioni, racconta la nostra storia, in realtà sono trasmesse immagini con commenti quasi di esaltazione di personaggi fascisti.

Più volte sono proiettate immagini di raduni mussoliniani con messa in onda di canzoni e discorsi che non crediamo siano esclusivamente "storia". Ultimamente è stata messa in onda su RAI UNO una serata dedicata ad un premio intitolato al Segretario del Movimento Sociale Italiano GIORGIO ALMIRANTE, tristemente noto come capo di gabinetto del Minculpop della Repubblica Sociale Italiana, firmatario del manifesto di condanna alla pena di morte per tutti i giovani disertori della chiamata alle armi nella RSI. In quella serata si è esaltato la gran cultura e la vena artistica dello scomparso. Ne hanno approfittato della messa in onda della RAI, per cercare di mitigare con falsità il vero volto del fascismo della RSI nella guerra di Liberazione e del MSI nelle lotte del dopoguerra.

Troppo spesso è ripetuto che la storia deve essere riscritta, queste trasmissioni tendono a preparare il pubblico televisivo ad una stagione dove la democrazia può essere affondata con decreti e leggi approvati a colpi di maggioranza. Si sono fatte leggi per evitare che siano processate le cinque cariche più alte dello stato, quando ci sono in atto solo procedimenti processuali che interessano una sola carica, vale a dire il Presidente del Consiglio, quindi non si è esitato un istante a rendere inutile una ricerca della verità che farebbe solo del bene al nostro Paese. Certamente le promesse fatte da Ministri della Repubblica nata dalla guerra di Liberazione dal Nazifascismo di riscrivere la Costituzione ritenuta da Berlusconi "bolscevica" deve mobilitare alla vigilanza e alla scesa in campo in difesa di questi valori, non solo i pochi partigiani ancora in vita ma tutti i democratici e resistenti alle nuove intemperanze di una classe dirigente che presenta connotati diversi dal vecchio fascismo, ma tendente ad ottenere risultati devastanti sul piano della democrazia e della libertà.

Da parte nostra non mancheremo di batterci a tutti i livelli perché i valori, per i quali sono morti per mano dei nazifascisti, tanti giovani partigiani e tanti innocenti cittadini, non siano cancellati proprio da coloro che hanno condiviso le decisioni del fascismo che ci ha portato nel baratro della seconda guerra mondiale e delle nefandezze dei rastrellamenti e delle devastazioni di intere comunità come è avvenuto a Marzabotto, Boves, S. Anna di Stazzema, la Benedicta, Fondotoce, Vignale, S. Marcello di Invorio e fanti altri atti di distruzione di vite umane.

Il Presidente
(B. Pozzato) 


Novara,20 giugno 2003




   CHI SIAMO




   LA COSTITUZIONE della
   REPUBBLICA ITALIANA